Dopo 49 anni apre per tutti i visitatori degli Uffizi la Collezione Contini Bonacossi
Nell’immediato dopoguerra Alessandro Contini Bonacossi, morto poi nel 1955 a Firenze, decise di devolvere la sua collezione allo Stato Italiano: 144 opere fra dipinti, sculture, ceramiche e mobili diventarono proprietà delle Gallerie Fiorentine e furono esposte a Palazzo Pitti fino al 1998, poi collocate in via Lambertesca dove rimasero visitabili solo su appuntamento. Nel 2011, con l’avanzamento dei lavori per i Nuovi Uffizi, questi spazi furono connessi con il percorso principale del museo, ma rimase il limite delle visite solo per appuntamento, e per occasioni speciali. I lavori per la nuova sistemazione sono stati finanziati dagli Amici degli Uffizi e dai Friends of the Uffizi Galleries, che hanno subito abbracciato l’idea di adibire questi spazi alla collezione.
Nelle nuove sale, insieme ai dipinti e alle sculture di pregio si possono ammirare mobili, maioliche e oggetti (notevole il gruppo di stemmi in maiolica) seguendo la volontà degli stessi Contini Bonacossi di esporre tutta la donazione insieme. Scandita in otto sale (Fondi oro, Andrea del Castagno, Bellini, Bramantino, Mobilia, Scultura, Maiolica, Bernini), la Collezione si innesta nel patrimonio degli Uffizi integrando scuole poco rappresentate, come quella lombarda tra Quattro e Cinquecento, oppure quella spagnola del Sei e del Settecento, con capolavori come la Madonna della neve del Sassetta, il San Girolamo di Giovanni Bellini, la pala del Bramantino, il Ritratto di Giuseppe da Porto col figlio del Veronese e il San Lorenzo martirizzato di Gianlorenzo Bernini.
Le nuove sale sono parte del percorso ordinario della galleria, accessibili dal primo piano degli Uffizi (giorni apertura: da martedì a domenica ore 8.15-18.50; chiuso lunedì).
Firenze – Gallerie degli Uffizi
Piazzale degli Uffizi