Restauro delle superfici decorate e degli elementi lapidei del Chiostro del Capitolo

Hanno preso il via nelle scorse settimane i lavori di restauro delle superfici decorate e degli elementi lapidei del Chiostro del Capitolo della Certosa di Calci secondo bene più votato nell’ambito della settima edizione de “I Luoghi del Cuore”. Grazie all’impegno del Comitato per salvare la Certosa, costituitosi per l’occasione, e della Delegazione FAI di Pisa, 92.259 persone nel 2014 hanno infatti dimostrato il legame e l’attenzione nei confronti della Certosa di Calci segnalandola al censimento dei luoghi italiani da non dimenticare promosso dal FAI – Fondo Ambiente Italiano in collaborazione con Intesa Sanpaolo.

L'importante risultato si è concretizzato in un contributo per “I Luoghi del Cuore” di 50.000 euro che, in accordo con il Polo Museale della Toscana, è stato destinato al recupero del quattrocentesco chiostro del Capitolo. La straordinaria mobilitazione attivata grazie al censimento, come sempre più spesso accade con “I Luoghi del Cuore”, ha innescato un processo virtuoso di sensibilizzazione dell’opinione pubblica, favorendo il successivo stanziamento da parte del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo di due finanziamenti per il recupero delle coperture del complesso su progetto della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Pisa e Livorno, a cui seguirà un secondo lotto di lavori per un importo di 2.100.000 euro per il triennio 2016-2018.

Fondata nel 1366 con il contributo decisivo di molti benefattori, la Certosa ha avuto nei secoli un ruolo determinante nell’economia del territorio nel quale governava ampi terreni coltivabili offrendo lavoro ad artigiani, contadini, allevatori e a schiere di muratori, falegnami, fabbri, stuccatori, pittori e architetti.

L’intervento finanziato con il contributo messo a disposizione da FAI e Intesa Sanpaolo prevede il restauro delle superfici decorate del Chiostro del Capitolo che sono attualmente ricoperte da scialbature che ne celano la visione.

I lavori saranno finalizzati a ricomporre la lettura del chiostro attraverso le fasi storiche che lo hanno caratterizzato e di cui restano consistenti tracce nella stratificazione di intonaci e decorazioni e integrazioni o sostituzioni di elementi lapidei. Il recupero riguarderà sia le tracce di decorazione pittorica risalenti all'ottavo decennio del settecento (realizzati per l'abbellimento della Cappellina denominata della compassione o dell'Annunziata), sia interventi conservativi sulle pitture murali. Saranno inoltre oggetto di interventi conservativi anche le parti di intonaco non decorate e gli elementi lapidei come colonne, capitelli e peducci. Tutti gli interventi di rifinitura estetica saranno finalizzati a rendere comprensibile al visitatore le vicende storiche e le funzioni che hanno caratterizzato l'uso del chiostro.
Nel dettaglio le indagini svolte sulle pareti oggetto del restauro hanno fatto emergere la presenza, al di sotto dello scialbo, di due figure di profeti dipinte a chiaroscuro fra il 1773 e il 1775 dal pittore fiorentino Pietro Giarrè. I lavori interesseranno quindi gli elementi in pietra del chiostro sulle quali saranno effettuate microstuccature per ridurre le infiltrazioni, oltre la pulitura superficiale che restituirà la tonalità originale della pietra.

L’intervento, affidato alla Ditta Laura Lucioli di Firenze, permetterà dunque non soltanto il recupero, ma anche la valorizzazione di uno spazio monumentale della Certosa, che rientra nel percorso di visita.

Museo Nazionale della Certosa Monumentale di Calci   
via Roma, 79  56011 Calci (Pi)
tel. 050 938430