Il restauro del busto di santa Vittoria dal Museo Diocesano di Agrigento. Ricerche, studi e applicazioni innovative

Si apre al Museo dell’Opificio delle Pietre Dure, dal 19 febbraio sino al 30 marzo 2019, una piccola mostra dedicata al busto reliquiario di santa Vittoria, al termine del restauro condotto presso il Laboratorio di Oreficeria.

L’opera, di proprietà del Museo Diocesano di Agrigento, fu realizzata nel 1593 dall’orafo palermitano Salvatore Lancella per la Cattedrale di Agrigento, che conservava la reliquia di santa Vittoria, una delle undicimila vergini che accompagnarono sant’Orsola in pellegrinaggio a Colonia. Il volto e le mani sono in rame dipinto, il busto è in argento, elegantemente lavorato a cesello. 

Rilevante è il risultato raggiunto con la pulitura elettrolitica delle parti d’argento e d’argento dorato, adottando una tecnica messa a punto dall’Università svizzera di Neuchâtel e per la quale l’Opificio delle Pietre Dure, da sempre impegnato nell’innovazione applicata al restauro, ha stipulato una convenzione di ricerca per questo intervento. 

Il restauro, iniziato nell’ottobre del 2017 e terminato nel novembre 2018, è stato eseguito da Nicola Ricotta ed è stato oggetto della tesi di Diploma presso la Scuola di Alta Formazione e di Studio dell’Opificio delle Pietre Dure.
L’opera al termine della mostra rientrerà ad Agrigento e sarà visibile nel Museo Diocesano della città, di cui santa Vittoria è compatrona assieme a san Gerlando. 

Museo dell'Opificio delle Pietre Dure
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