E tutto sembrava possibile. Il 68 in Italia tra realtà e utopie

n occasione del Cinquantenario del Sessantotto, la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze organizza una mostra che si propone di  riflettere su un anno entrato ormai nella storia, mostrando le principali suggestioni  nel campo storico e politico, nel costume, nelle arti e nella cultura, nel sistema educativo, le lotte per i diritti civili e sociali, attraverso i principali soggetti del periodo: gli studenti,  gli operai, le donne. Grazie ai quotidiani, alle riviste, agli opuscoli e ai libri presenti nelle sue raccolte, la Biblioteca ha inteso dare un'immagine variegata dei molteplici aspetti del Sessantotto, con l'aiuto di un comitato scientifico composto da noti studiosi dell'Italia contemporanea che ha lavorato fianco a fianco con i bibliotecari della BNCF: storici come Paul Ginsborg, Simone Neri Serneri, Monica Galfrè e Monica Pacini, storici del giornalismo come Franco Contorbia, del teatro come Marzia Pieri, della letteratura come Nicola Turi e della moda e del costume come Stefania Ricci e Luca Scarlini, musicologi come Gregorio Moppi.

In mostra circa 300 pezzi, accompagnati dalle fotografie del reporter  Rodrigo Pais, oggi raccolte presso l'Università di Bologna.

Approfondimento

Preceduta da due cronologie dedicate rispettivamente ai principali avvenimenti legati ai movimenti e agli avvenimenti più importanti dell'anno, al piano terreno il visitatore troverà testimonianza di catastrofi naturali come il terremoto del Belice, accanto agli spartiti delle canzoni più vendute, a partire da Azzurro di Adriano Celentano, alle notizie sui nuovi sceneggiati televisivi, ecc. per poi attraversare il Sessantotto a Firenze e salire, al primo piano, al cuore della mostra: il 68 degli studenti e degli operai, delle donne, il 68 nell'arte, nella letteratura e nel teatro.

Nelle bacheche e nel touch screen si potranno quindi vedere riviste e quotidiani nati in quegli anni, come lo straordinario «Pianeta fresco», la rivista underground diretta da Fernanda Pivano e disegnata da Ettore Sottsass, edita in soli due numeri fra il 1967 e il 1968 a spese degli autori, che veniva venduta abbinata ad una rosa, o come la rivista «Due +», edita dalla  Mondadori  dal 1968 agli anni 80, rivolta alle donne italiane che spazia da temi di attualità a temi più intimi, sesso e rapporti di coppia inclusi. Ma non mancheranno neanche i primi numeri di fumetti come «Linus», nato nel 1965 ma che ebbe la massima diffusione negli anni successivi al 1968, insieme alle tavole di Guido Crepax con la sua Valentina, diventata una delle icone di quegli anni, e ancora opuscoli, programmi teatrali e di musica, ma anche, grazie alla collaborazione con il Museo Ferragamo, abiti e accessori dell'epoca, senza dimenticare le prime edizioni italiane di opere fondamentali come i racconti di Ti con zero di Italo Calvino, vincitore al Premio Viareggio 1968 che però lo scrittore rifiutò con un telegramma "Ritenendo definitivamente conclusa epoca premi letterari rinuncio premio perché non mi sento di avallare con mio consenso istituzioni ormai svuotate di significato".

I principali eventi dell'anno saranno commentati dalle grandi pagine dell'Espresso, con le sue importanti firme giornalistiche, le foto a colori e in bianco e nero dei maggiori fotografi dell'epoca e la grafica d'avanguardia, ma anche da opuscoli aziendali o sindacali, pochissimo noti, come la dispensa in 53 tavole a colori della FIOM di Torino sull'ambiente di lavoro o ancora la dispensa dell' ARCI Il padrone in fabbrica ti sfrutta.

Il catalogo della mostra, con un ricco apparato iconografico, esce nella collana "Lo scaffale della Biblioteca", edito dalla casa editrice Nerbini in collaborazione con la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze.

La Mostra sarà accompagnata da un ciclo di conferenze  e da visite guidate.

Orario: lunedì - venerdì 10-13; 15-18; sabato 10-13. Chiuso domenica e giorni festivi - Ingresso libero

Firenze - Biblioteca Nazionale Centrale
Piazza Cavalleggeri, 1